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Tomokazu Harimoto: talento allo stato puro

Tanti risultati inattesi, tanti colpi clamorosi, tanta tanta Asia: è questa la mescola che sta caratterizzando i campionati del mondo di scena a Dusseldorf. Ma, tra uno Zhang Jike eliminato ai 16esimi ed un Ovtcharov persosi per strada nel torneo di casa, spicca nel tabellone maschile il nome di un ragazzotto tredicenne giapponese che ha ottenuto davvero dei risultati sorprendenti: si tratta di Tomokazu Harimoto.
Nella classifica mondiale attuale è il numero 1 nelle categorie Under 15 e Under 18, numero 7 negli Under 21 e numero 69 nella classifica generale. Ribadiamo, per chi non lo avesse ancora capito, che questo ragazzo deve ancora compiere 14 anni!
Perfetta definizione di “talento cristallino”, è stato appena eliminato nei quarti dal più quotato Xu Xin ma di anno in anno sta frantumando record su record, delineandosi come futuro protagonista del tennistavolo mondiale. Tra i vari tornei passati ha infatti già mietuto vittime illustri, giocatori esperti come Robert Gardos, Jens Lundquist e Tan Ruiwu oltre ad altri talentuosi ragazzi come Hugo Calderano e Anton Källberg. Ultimo in ordine di tempo proprio il numero 1 del team giapponese nonché numero 6 al mondo Jun Mizutani, sconfitto proprio nella massima competizione mondiale: vedere per credere.


Ma cerchiamo di scoprire qualcosa in più su di lui.
Tomokazu Harimoto è nato il 27 giugno 2003 a Sendai, nella prefettura di Miyagi, in Giappone. Suo padre Yu era un giocatore della nazionale giovanile cinese prima di trasferirsi nel 1998 per lavorare come allenatore nel centro di tennistavolo di Sendai. Sua madre Ling è stata invece una giocatrice molto talentuosa che ha anche partecipato ai Campionati del Mondo del 1995, sempre tra le fila della nazionale cinese.
Con una pedigree del genere, Tomokazu non poteva che nascere con la racchetta già in mano, iniziando a familiarizzare con il nostro sport all’età - udite udite - di due anni.
A tre anni e quattro mesi partecipa al primo torneo della sua prefettura - equivalente a un nostro “torneo regionale” – con un quarto posto nella competizione Under 8. Inizia la scuola primaria, ma Tomokazu continua ad allenarsi come un forsennato, coltiva il suo talento e finisce sempre per qualificarsi ai campionati giapponesi dove domina in diverse categorie di età. A 7 anni ha già un titolo Under 8 dei campionati nazionali nipponici in tasca: un vero e proprio enfant prodige, grazie soprattutto agli insegnamenti della mamma.
Quando si inizia con il ping pong è molto importante non mettere gli aspetti tecnici di apprendimento in primo piano, ma soprattutto suscitare curiosità, desiderio e passione. Così è stato con Tomokazu. Il desiderio per il ping pong, soprattutto per i ragazzi, è la guida principale per farli continuare da soli e avere la volontà di essere migliori. Tuttavia, per lo sviluppo successivo, è sempre importante tenere d'occhio sia il corretto stile di gioco che la tecnica.
Passano gli anni, piovono altri risultati fenomenali: categoria Under 10, Under 13… oramai il cognome Harimoto comincia ad uscir fuori dai confini nazionali e anche le categorie giovanili cominciano a stare strette al piccolo Tomokazu. Al Polish Open dell'ottobre 2015 viene infatti riscritta la storia anche tra i più grandi: a 12 anni e 128 giorni diventa il più giovane giocatore a raggiungere il primo turno in un evento "ITTF World Tour Men's Singles".
Ma è 10 giorni prima del suo 13° compleanno che succede l’impensabile: nella finale Under 21 del Japan Open, Tomokazu batte il suo connazionale Kohei Sambe, diventando così il più giovane giocatore ad aver mai vinto un titolo Under 21.
Come direbbe il buon Federico Buffa: "Un talento… straordinario".
Tomokazu ama i tornei ma odia perdere. Se c'è qualcosa che distingue Tomokazu è che mantiene il massimo livello di concentrazione in qualsiasi match contro qualsiasi avversario fino all’ultima palla. Questo è probabilmente uno dei motivi principali che gli possono permettere di farsi strada in un torneo lungo usando le sue complete abilità tecniche. Il mio desiderio per il futuro è che rimanga determinato per esercitare le basi e sviluppare la sua tecnica.
Dotato di un'aggressività innata e di un rovescio fuori dal comune, Tomokazu ha affermato a più riprese di voler seguire le orme delle connazionali Mima Ito e Miu Hirano, con le quali forma una stupefacente nidiata di giovani giapponesi pronti ad assaltare ed interrompere il dominio della Cina a partire dalle Olimpiadi di Tokyo 2020. In modo particolare, Ito ha vinto un titolo ITTF nel singolo a 14 anni e 152 giorni e ha conquistato il bronzo nella gara a squadre alle Olimpiadi di Rio 2016.
Indovinate qual è ora l’obiettivo di Harimoto? "Voglio vincere una medaglia d'oro a Tokyo".
E allora, in bocca al lupo ragazzo, da oggi faremo il tifo anche per te!

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